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L’esperienza nella gestione della tecnologia del processo di zincatura a caldo ha reso possibile la messa a punto di un trattamento innovativo che risolve un annoso e sempre più sensibile problema delle superfici zincate:
LA RUGGINE BIANCA
La formazione di ruggine bianca sulle superfici zincate a caldo è un fenomeno naturale che si innesca in modo particolarmente violento su manufatti “freschi” di zincatura quando vengono esposti e/o stoccati in condizioni ambientali umide (pioggia, nebbia, ecc.).
Nel migliore dei casi il fenomeno si manifesta solo con la perdita della naturale brillantezza delle superfici; spesso però ci si trova a fare i conti con voluminose e polverose infiorescenze saline, colature e cambiamenti di colore, soprattutto nelle zone di contatto; in questo caso la resa estetica dei manufatti zincati è irrimediabilmente compromessa.
Il modo migliore per arrestare la formazione di ruggine bianca
è quello di trattare le superfici appena zincate con Zincofilm 148.
Il processo di applicazione si basa sulla formazione di una barriera che protegge lo zinco dall’aggressione degli agenti atmosferici e che ha le seguenti caratteristiche:
è perfettamente trasparente ed incolore, così da preservare la naturale brillantezza dello zinco senza alterarla è di facile applicazione sia per immersione, subito dopo la zincatura, sia a spruzzo è eco-compatibile, in quanto non rilascia residui nocivi in ambiente migliora notevolmente nel tempo la performance estetica delle superfici zincate riduce sensibilmente le colature scure in corrispondenza di fori, accoppiamenti, sfiati, … ecc. è facilmente ripristinabile, anche a spruzzo, in caso di lavorazioni sulle superfici subito successive all’applicazione.
Come si nota dalle foto in alto (scattate a circa 5 mesi dal trattamento e con esposizione ad agenti atmosferici durante l’intero periodo invernale) le parti di lamierino non passivate con ZINCOFILM 148, appaiono completamente ossidate, mentre la parte passivata ancora lucente come…APPENA ZINCATA!